lunedì 18 giugno 2012

Risposta aperta sul quesito di Silvio Berlusconi- di Savino Frigiola



Che la Merkel  ci ascolti o no è un falso problema.  Quello vero è che bisogna ripristinare rapidamente sul boccheggiante territorio nazionale la liquidità necessaria, prima che salti tutto. Per spese indifferibili servono 100 miliardi per pagare le forniture che lo Stato ha già ricevuto. Altrettanti per far fronte ai danni dei vari terremoti e far ripartire l’economie preesistenti. All’incirca stesso importo per far ripartire le attività e la piena occupazione dando mano ad una serie di opere pubbliche, dalla difesa indifferibile del territorio all’esecuzione dei grandi lavori.
Il problema è intra-nazionale e solo all’interno, fortunatamente deve e può essere felicemente risolto.
Disponiamo della soluzione seria, lungamente collaudata per cento anni d’interrotta attività da parte dello Stato italiano.
Come ha dimostrato di ben saper fare dal 1874 al 1975 (data dell’ultima emissione diretta)
lo Stato italiano, per motivi di assoluta necessità, ( in questi casi i trattati internazionali diventano
più flessibili e possono essere anche sospesi, specialmente quelli come Maastricht già sforacchiato da Paesi più blasonati del nostro)
 ritorna a battere la propria Lira in prima persona,in nome per conto dei propri cittadini.
Acquisisce  i valori del signoraggio a titolo originario che iscrive all’attivo del proprio bilancio,
pronto per essere  utilizzato  per finanziare le proprie opere pubbliche e per le proprie spese di competenza,
senza, ed è la cosa che più conta, contrarre altri debiti con la banda dei banchieri internazionali
sui quali pagarci pure gli interessi che loro stessi mediante le loro agenzie di rating
determinano a loro piacimento.
 Al di la delle inconcludenti chiacchiere del governo dei banchieri, pensare di creare sviluppo continuando ad
mettere bond che incrementano subito debito pubblico e relativi interessi passivi,
od ancor peggio svendere 10 miliardi patrimonio dello Stato ai soliti  strozzini, è da irresponsabili.
Viceversa seguendo quanto sopra descritto in circa 6 mesi ci togliamo dai pasticci.
Intanto diventa determinante non fare approvare il Meccanismo Europeo di Stabilità.
Le altre soluzioni adombrate non sono praticabili per i seguenti motivi:

1         )  Sulla BCE non possiamo fare affidamento poiché il suo sistema ed il suo statuto prevedono
di stampare denaro, in primis per le propri banche e per altre (tasso 1 %), proprio per utilizzare gli Stati
come vacche da mungere quando vanno a scontare i propri bond (tasso 5 – 7 % )
2         )  La BCE non garantisce e non può garantire nulla, non garantisce nemmeno i suoi Euro.
Sotto questo aspetto sono molto più garantite le Lire emesse dallo Stato italiano che
possono contare sui diversi patrimoni alle spalle, sui diversi Colossei, sugli unici paesaggi,
sulle diffuse intelligenze esistenti, ecc. ecc.
3         )  La Banca d’Italia non è utilizzabile poiché in ottemperanza alla vigente legge N° 262 varata
dal Governo Prodi, è vincolata a sottostare alle direttive e disposizioni impartite dalla BCE.
Se anche lo fosse, per quanto ci riguarda non cambierebbe nulla poiché finiremmo per
Scontare i nostri bond presso di lei ed indebitarci nei suoi confronti come avvenuto nel passato.

In conclusione l’emissione monetaria diretta da parte dello Stato, con tutto quello che ne consegue,
è l’unica soluzione che ci consente di metterci al riparo da una possibile e probabile tempesta
monetaria  e di avere a disposizioni risorse, da poter spendere subito, senza ulteriormente
indebitarci  e senza subire condizionamenti esterni. Può essere realizzata con semplice
decreto legge sulla scia della bozza riportata in calce.

Reazioni negative sul mercato estero: nessuna:
l’Euro continua circolare e viene affiancato con cambio alla pari sul territorio nazionale
dalla Lira, realizzando così la doppia circolazione, come avemmo nel passato quando circolavano
contemporaneamente le Lire emesse dallo Stato e quelle emesse dalla Banca d’Italia.

Reazioni negative sul territorio interno:  nessuna :
Il cambio alla pari delle due divise consente di poterle equiparare nei pagamenti, tasse comprese.
La circolazione della Lira si avvarrà delle strutture delle banche private alle quali saranno fornite
le risorse necessarie al buon funzionamento del mercato, ma inidonee ad essere utilizzate
per le speculazioni finanziarie internazionali.

Savino Frigiola                                 

Bozza Decreto legge
Articolo N° 1
Lo Stato italiano, per la vigente sua Costituzione e per la positiva centennale esperienza pregressa, (dal 1874 al 1975) in nome e per conto dei propri cittadini torna ad emettere direttamente, in prima persona, i propri titoli e valori monetari. Acquisisce a titolo originario il controvalore dell’emissione monetaria (esercitando il dovuto legittimo signoraggio) che iscrive direttamente all’attivo nel proprio bilancio, ed al passivo le spese tipografiche e di gestione.
Articolo N° 2
La gestione ed il controllo della circolazione monetaria vengono svolti dalla Repubblica Italiana mediante il Ministero del Tesoro e la Presidenza del Consiglio di concerto con il Consiglio dei Ministri.  Il Ministero del Tesoro, mediante propri ispettori costituenti proprio Dipartimento,  svolge l’attività ispettiva,  di controllo e di indirizzo verso tutte le aziende bancarie di ogni ordine e genere. La creazione materiale della cartamoneta è affidata alla  Zecca / Poligrafico dello Stato. Il Ministero del Tesoro esercita il controllo anche su tutta l’attività e la circolazione finanziaria che si svolge per via elettronica e telematica
Articolo N° 3
L’immissione monetaria sul mercato nazionale avviene:                                                                                   
 A )  con l’esecuzione ed il pagamento delle attività e delle opere di pubblica utilità;                        
B )  con le operazioni pronti contro termine tra il Ministero del Tesoro e le Aziende bancarie; tutto il denaro sarà loro disponibile al tasso corrispondente al puro costo di stampa, creazione e contabilità  (circa 0,1 %), secondo modalità specificate in regolamento conseguente.                        C )   Il livello di circolazione monetaria sul territorio nazionale è commisurato :                               
1 )   alle esigenze del mercato e del proprio sviluppo, alla ricerca tecnica e scientifica,                     
2 )   alla innovazione, alle attività sociali ed all’incremento demografico dei residenti          
Articolo N° 4
Le aziende bancarie, alla stregua di ogni attività produttiva, sono assoggettate ai comuni e correnti obblighi fiscali e all’emissione delle relative contabili, con obbligo di rendiconto fiscale come tutte le altre aziende di mercato, E’ fatto divieto a tutte le aziende bancarie e loro partecipate di possedere aziende produttive di qualsiasi altro genere o loro quote, anche indirettamente. Analogamente è vietato a tutte le altre aziende di mercato di possedere aziende bancarie o loro quote. Il costo per l’accesso al credito, ritenuto di pubblico e sociale interesse,  per i cittadini e per le attività produttive, non potrà superare il tetto massimo del 2,50 %  omnicomprensivo