mercoledì 28 novembre 2012

CONTINUA IL PROGETTO DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE DELL'ITALIA

Sono decenni che si sa che a Taranto l'ILVA inquinava, casualmente il colpo di grazia della magistratura capita sempre ad orologeria per stroncare un filone produttivo quello dell'acciaio e i suoi lavorati per dare cosi via al monopolio della Morgan Stanley (ne resterà solo uno). Ora questa azione ad orologeria è una delle migliori manipolazioni che si siano potute fare, poiché con la scusa della salute pubblica (come se negli anni passati non c'era il problema della salute pubblica) ora la magistratura neoliberista e pro banche ha trovato il coraggio di sequestrare e mettere in strada circa 20.000 persone solo sulla produzione primaria e probabilmente altre 15000 sull'indotto dei lavorati.

 Il progetto della deindustrializzazione dell'italia parte da lontano e questo  non è che l'ennesimo tassello di distruggere l'industria pesante italian a favore delle multinazionali americane e tedesche. Il progetto generale è quello di ridurre il tessuto industriale italiano ad una grovigliera inconsistente e disorganizzata andando a colpire i segmenti forti, si comincio già anni fa smantellando le industrie di stato e facendole a pezzettini e svendendole ai vari amici o alle multinazionali  cominciando dal settore energetico al farmaceutico, ai trasporti, alle telecomunicazioni, all'alimentare, alla  grande distribuzione ed ora vogliono arrivare all'acqua. Non ultimo la sanità. Tutto deve essere in mano privata come prevede il perfetto manuale neoliberista. La terza via quella della soluzione mista tra capitale privato e pubblico che aveva prodotto grande ricchezza è stata distrutta. Il neoliberismo sta sferrando il suo attacco finale attraverso il suo condottiero Monti comandato dalla banche internazionali. L'euro è già morto, se c'era una possibilità di essere una moneta seria e stabile è stata bruciata, si doveva per tempo realizzare la unità politica europea, che non si realizzerà mai per interessi troppo diversi tra le nazioni che la compongono. Questa divergenza di idee e di identità non potrà mai far nascere gli stati uniti d'europa ma ciò significa che anche l'euro che è una moneta senza stato e l'europa (eurozona) una ammucchiata di nazioni senza moneta, è destinato a morire, altro che contrastare il dollaro. 

Non solo questa moneta con i trattati di Maastricht e di Lisbona è diventato uno strumento di dittatura fiscale che sta impoverendo le economie più deboli a favore delle economie più forti (Germania in testa). Una moneta cosi è solo un arma di distruzione di massa che non potrà competere con una FED che ha una copertura illimitata. Questo nominato Monti su suggerimento della Goldman Suchs è l'esecutore materiale della distruzione finale della economia italiano, della industria italiana,  della sanità italiana, della istruzione italiana, della nazione italiana e tutti i media pagati dal suo padrone a non obbiettargli niente. Adesso che chiuderanno altre 250 mila imprese, finiranno le casse integrazioni, forse partiranno gli scioperi generali ad oltranza, ma forse è solo una mia pia illusione. Certamente si prevedono tempi durissimi con forti repressioni.  
Giuseppe Turrisi