lunedì 28 gennaio 2013

Alcune considerazioni sulle fondazioni (bancarie e non)


Il ruolo della Fondazione del Monte di Paschi nel “caso Mps” sta inequivocabilmente riaccendendo il dibattito sulle fondazioni. Di seguito riporto alcune informazioni e idee per eliminare questa anomalia tutta italiana e, al tempo stesso, ridurre lo stock di debito pubblico.
  • Le fondazioni bancarie sono (erano) associazioni senza scopo di lucro legate agli istituti di credito.
  • Istituite con la Legge n. 218 del 30 luglio 1990 (“legge Amato”).
  • Il loro obiettivo principale era quello di investire in una molteplicità di settori (dalle attività benefiche a sostegno delle comunità locali a quelle culturali e ludiche).
  • La crisi iniziata nel 2008 ha trasformato le fondazioni in prestatori di ultima istanza impiegando le proprie risorse per ricapitalizzare le banche di riferimento, indebitandosi (esemplari sono i casi delle fondazioni del Monte dei Paschi e del Banco di Sicilia).
  • Delle 88 fondazioni presenti sul territorio italiano, ben 22 detengono l’80% di un patrimonio stimato 50 miliardi di euro sul quale lo Stato non può esercitare alcun controllo (vedasi legge n. 201 del 22 dicembre 2008).
  • La Legge 22 dicembre 2008, n. 201 stabilisce che “non rientrano negli elenchi degli organismi e delle categorie di organismi di diritto pubblico gli enti di cui al decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, e gli enti trasformati in associazioni o in fondazioni, sotto la condizione di non usufruire di finanziamenti pubblici o altri ausili pubblici di carattere finanziario, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e di cui al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, fatte salve le misure di pubblicità sugli appalti di lavori, servizi e forniture”.
  • Confiscando i beni delle fondazioni bancarie si riuscirebbe ad assimilare al patrimonio di Stato 50 miliardi di euro.
  • SE A ESSERE ABOLITE SONO POI TUTTE LE FONDAZIONI BANCARIE E NON PRESENTI SUL NOSTRO TERRITORIO – come ha recentemente proposto Gianpiero Samorì (noto banchiere e fondatore del “Movimento Italiani in Rivoluzione”, una formazione politica alleata al PdL) – IL PATRIMONIO DELLO STATO AUMENTEREBBE DI OLTRE 350 MILIARDI DI EURO.
Stefano Fugazzi (economista del Comitato Picchi 2013)