lunedì 14 ottobre 2013

EM-MMT - SE PER CASO CI FOSSE ANCORA QUALCOSA DA DIRE

La piena occupazione  di Mosler della MMT in cui Barnard ci è caduto con tutte le scarpe è una rivisitazione marxiana di quel peggiore trozkismo che prevedeva la dignità e la sua totale realizzazione se non aspirazione  del  "materiale umano" o dir si voglia "capitale umano" attraverso il lavoro usuraio e usurante. Detto "materiale umano" e/o "capitale umano", è una tipiche definizioni che prefigurano una retro cultura comunque globalista e comunque capitalistica sostenuta dalla contropartita comunista, e chi ancora non ha collegato le due cose non fa altro che fare da freno all'escatologia storica ma sopratutto umana della verità. L'uomo viene ancora visto come "macchina da lavoro" uno che non sapendo cosa deve fare nella vita, bisogna per forza occupargli la vita. La "cultura americana", e già questo è un eufemismo, anche nelle più alte punte di umanesimo è sempre imperniata di un pragmatismo che viene fuori da un' elemento storico proprio di come questa nazione è stata realizzata e cresciuta sotto il capitale e le leggi del capitale, sotto battaglie per il predominio bancario, sotto la tratta degli schiavi e le emigrazioni selvagge per quell'obbiettivo di costruire per far girare l'economia per forza poiché più economia girava (più occupazione c'era) più si muoveva la macchina del denaro che generava debito e quindi interessi da pagare ai soliti noti. 

Una macchina che eliminava quel  vaso comunicante di ricchezza tra ricchi e poveri e che abbatteva gli ascensori sociali. Una macchina che prevede che il capitale sia solo dei ricchi per natura divina e se qualcuno lo vuole (compresi gli stati) questi lo devono chiedere in prestito. Mai dovrà quindi mettersi in discussione la formula della creazione del denaro sconosciuta ai più, anzi chi dovesse capirla va emarginato, preso in giro e magari eliminato. Tutto dovrà incentrarsi su come questa moneta "sovrana" deve muoversi e girare per generare debito e quindi interessi. Ecco che torna quel pragmatismo che riporta l'uomo ad essere usato come motore per generare debito dicasi "piena occupazione". La cultura imperante del neoliberismo entro cui Mosler si aggira come risolutore, tenta solo di fare il gioco delle tre carte, utilizzando anche le più basse regole di comunicazione in cui si dice al popolo quello che si vuole sentire dire: "lavoro", "lavoro", "Lavoro"!!.

La piena occupazione è indice di lavoro con cui le popolazioni europee e sopratutto italiano sono state allevate in un rinnovato impianto di sudditanza, inserito non a caso proprio nell'articolo uno della costituzione. Siamo oltre il materialismo economico, in quanto il neoliberismo ha reso se stesso proprio attraverso pesanti interferenze sull'istruzione dozzinale di massa oltre che il continuo lavaggio del cervello mediatico una necessità storica. Cosa avrebbe di differente una teoria che autodefinisce se stessa "teoria moderna della moneta" dove non è previsto la messa in discussione del motivo del debito e del motivo della proprietà della moneta? Allora di moderno non c'è niente se non solo la preparazione di una falsa terza via che di fatto nasconde gli autori della prima  (comunismo) e della seconda (capitalismo) che poi coincidono sempre. L'approccio puramente economico, limitato e limitante di questa teoria, che salta l'approccio filosofico ed antropologico, con l'aggravante presuntuoso di voler essere esaustivo è di fatto perdente anche all'interno dei processi tecnologici in quanto se non si punta all'altra parte dell'uomo che è quella di "essere tempo" e non solo quella di "occupare del tempo" per fargli "avere", diventa necessariamente un boomerang. Andare a dire che ci sarà piena occupazione solo se lo "stato" con "moneta sovrana" (e non con sovranità monetaria che è tutt'altra cosa) in un contesto in cui gli stessi colleghi di Mosler  muovono capitali in frazioni di secondo attraverso robot che operano sui Forex internazionali, che speculano sul cibo, sul petrolio, sul fallimento degli stati e che con la globalizzazione imperante che ha prodotto delocalizzazioni selvagge proprie per utilizzare la "carne umana" come macchina da lavoro e produrre ricchezza per pochi è follia allo stato puro. Tutto questo produce invece solo riduzione del lavoro. La scienza e la tecnologia produce in continuazione riduzione di posti di lavoro. La piena occupazione è solo l'ennesimo oppio dei popolo (di matrice marxiana) per non dover affrontare il vero problema ossia la redistribuzione della ricchezza in un pianeta finito. La piena occupazione per  produrre cosa? visto che c'è eccesso di produzione e si buttano tonnellate di prodotti alimentari, e con il plagio della moda e dell'obsolescenza programmata?
Una nuova cera economia dovrebbe andare verso una riduzione della produzione e verso la qualità dei prodotti per ridare tempo alle persone. La piena occupazione verso dove va? verso la crescita del prodotto interno lordo o vero il benessere e la ricchezza spirituale delle persone? Mosler certamente  non ci arriva per ovvie ragioni di acido deossiribonucleico,  ma Barnard con un piccolo sforzo di de-americanizzazione ce la potrebbe fare. 

La piena occupazione nasconde ancora una volta l'ideologia dozzinale della quantità contro quella della qualità.  La piena occupazione significa non doversi occupare di se stessi ma solo di produrre inutili merci per fare girare denaro che genera interessi e quindi ricchezza solo per i detentori illegali della macchina generatrice di denaro. L'uomo capace deve costruire e deve costruire bene anche per chi non è capace, non devono essere messi in competizione per far si che uno scanni l'altro nella corsa a rimanere vivo per pagare gli interessi al sistema  monetario privato e solo questo avrà dignità e diritto di cittadinanza nell'impero dell'economia globale. 

La voluta assenza dell'approccio filosofico nonché giuridico alla fonte della generazione del denaro a nostro avviso, oltre che un limite naturale nei pensatori americani, è determinate nel capire la sottile strategia che si intravede dietro tutta questa operazione tipica di certi protocolli.
2000 anni fa fu detto a Gesù: "Da Nazareth cosa può mai vernine di buono?" Oggi parafrasando possiamo girare la domanda: "Cosa può mai venire di buono dall'America?

Una scuderia non aspetta che muoiano tutti i cavalli per accorgersi che ne deve trovare altri di scorta. Li prepara prima li manda in giro a fare corse minori per poi giocarseli quando c'è la necessità.   

Io rinnovo a Barnard (al secolo Paolo Rossi) per la terza volta la stessa domanda: Sei tu che hai trovato loro o sono loro che ti hanno fatto credere che tu li hai trovati? e perché? Quale istinto filantropico li ha pervasi ad aiutare l'italia? Giuseppe Turrisi

P.S.
Ma  l'america non era una nazione a moneta sovrana? Ti sei riempito la bocca per convegni a dire questo, e come è che un gruppo ristretto di repubblicani sta sputtanando sia l'America che Obama fermando niente meno che lo stato federale? Non sarà che gira che ti rigira la F.E.D. è una banca privata e non te ne sei accorto? (un giornalista come te!!!).