Agenzia delle Entrate, Equitalia e i ruoli.
Illegittimità dell’Agenzia delle Entrate (usura, appropriazione indebita, o semplice sviste?).
Le cartelle di Equitalia, sono sempre degli atti alquanto oscuri, mai chiari nelle modalità di calcolo applicate.
E’ impossibile comprendere persino come siano stati calcolati gli interessi, e numerose sentenze sono uniformi su punto (Cass. n. 4516/2012, ma anche la sentenza della CTP Lecce n. 206.02.2010), e ribadiscono la nullità della cartella quando non indica gli interessi applicati.
Ma c’ è di più. C’è una verità che non è stata ancora messa in risalto.
Capita spesso di fare ricorso agli avvisi dell’Agenzia delle Entrate, e ogni avviso dell’Agenzia delle Entrate diventa in automatico una cartella Equitalia.
Il ricorso in Commissione Tributaria, avrà poi il suo percorso e verrà decisa probabilmente a distanza di qualche anno, ma capita spesso che in seguito alla sentenza della Commissione Tributaria, l’Agenzia delle Entrate, trasmette un nuovo ruolo ad Equitalia, ma, per dimenticanza, non comunica alla stessa Equitalia, di annullare la precedente cartella.
Cosa succede allora? Che un debito che all’origine era di € 20.000,00 dopo la sentenza diventa 40.000,00 se si perde in Commissione Tributaria, o rimane 20.000,00 se si vince, e se si fa appello può diventare 60.000,00€ per esempio o rimanere sempre di 20.000,00.
Non si vuole dire che non si deve fare opposizione, ma il messaggio che si vuole trasmettere è quello di verificare sempre, per quanto è possibile, cosa è scritto nella cartella, e cosa emerge da un estratto di ruolo fatto da Equitalia.
Se trovate un codice tributo n. 1600, è molto facile che sia stato fatto questo tipo di errore dall’Agenzia delle Entrate.
Ovvero che il medesimo debito vi viene richiesto più e più volte.
Articolo a cura di Floriana Baldino. Per contatti scrivere a florianabaldino@gmail.com