mercoledì 21 dicembre 2016

Gratta il “democratico”…..

Gratta il democratico e troverai il trinariciuto.
Come essere democristiani non è appartenenza ad un partito che fu, ma una forma malata della mente, così essere “democratici” in Italia è una carnevalata, una mascherata, un imbroglio.
Comunisti lo si è per virus contratto. E’ un po’ come l’anilina: puoi metterci sopra sei mani di biacca bianca, ma il rosso affiora sempre. Essere comunisti è un po’ come il battesimo (absit injuria verbis),: marchia per tutta la vita, per sempre.
Di prove ce ne sono migliaia, in tutta la storia “resistenziale” che si dipana del tempo della distruzione della nostra Penisola. Da settanta anni, cioè.
Ultime figurine dell’album dell’orrore, è la riedizione di un governo piddino, dopo i calci nel sedere che il referendum ha pitturato sul rotondo lato B della Boschi che lo propose, e di Renzi che lo sbandierò.
Fateci caso: Renzi e la pin up ministeriale toppano in modo clamoroso. Dimissioni  (formali, vivaddio”, siamo in Italia!). Nuovo governo. Proposto dall’ex ministro degli esteri. I media ci vanno a nozze: la frase più gettonata è “governo fotocopia”. Uno schifo, sparitocratico, o, meglio sparticorrentizio.
Quello che fu il ministro degli Interni passa agli esteri. Oh bella! Proprio il dicastero che fu del precedente ministro cattocomunista. Evidentemente Gentiloni ha contezza della forte personalità, del cervello al calore bianco, della spina dorsale che non si piega mai, se nessuno starnutisce, di Alfano. Meglio tenerlo sotto controllo stretto, prima che ripeta agli Esteri i danni epocali che ha fatto agli Interni. Disponibili e comprensivi sì, ma non oltre il limite dell’autolesionismo…..
Riconferma anche della Madia: il fallimento decretato dalla Consulta è titolo di merito, evidentemente. Oppure c’è altro?....
Ma il capolavoro dell’ipocrisia, della nullità politico-morale la si raggiunge con la protagonista del paginone centrale del “Playboy” politico di dicembre 2016: la pin up Maria Elena Boschi (sempre Etruria dipendente). Dicono le male lingue che abbia fatto il diavolo a quattro per “rientrare”. Deve aver agitato tutto quello che poteva agitare: avvertendo la marea montante di antipatia che dentro e fuori il Palazzo montava contro di lei, ed ha preteso una posizione di assoluto privilegio: Sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio. Indifferente alla figuraccia fatta con il suo referendum, si è proposta nel ruolo che io definisco di “Commissario Politico” del governo. In perfetto stile NKVD, o, per gli immemori, del KGB (anche se oggi ha cambiato nome). I Commissari Politici avevano più potere dei Generali, nell’armata rossa. I Commissari politici rispondevano solo al Segretario del PCUS, attraverso la Lubjianka, covo del terrore.
La Pin Up Commissario risponde solo a Renzi e gli tiene in caldo il posto per quello che sperano sia il “gran rientro”.
Ma tra il dire ed il fare….
Fra il dire ed il fare ci saranno di mezzo le elezioni. Che i trinariciuti tentano disperatamente di non fare, di rimandare, di posporre. Ma come una letale cambiale politica, prima o poi arriveranno. Preparate gli scarponi chiodati, gente. Vi serviranno per raggiungere con adeguata forza e pesantezza il lato B di quella canea di trinariciuti che ci ha ridotti in uno stato pietoso e ridicolo.
La fregatura vera è che anche dall’altra parte….. Se Atene piange, Sparta non ride!
E allora?
Allora le Forze Armate cosa fanno?
Io, vero maligno, una proposta la avrei…..
Martedì 13 dicembre 2016.

Fabrizio Belloni